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mannis
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Iscritto il: 13/09/2015, 10:07
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Messaggio da mannis »

molto bene.....................

" VERIFICA TESSERA NON POSSIBILE, SISTEMA DELLA POLIZIA NON ATTIVO "

perbacco68
Messaggi: 2137
Iscritto il: 03/10/2015, 22:35

Messaggio da perbacco68 »

Fermo restando lo scempio di crotone, con l'avellino pezzuto arbitro' bene

meno
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Iscritto il: 15/11/2015, 16:21

Messaggio da meno »

Ciao a Tutti..........Forza Spezia :D

peo_59
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Iscritto il: 02/11/2015, 10:06

Messaggio da peo_59 »

Visto che Mannis ha citato il Crotone, altra società modello amata dalla Lega che tutti gli anni si salva magari quest'anno andrà in A ecco a chi è in mano :

Crotone – “Da oltre 10 anni il Crotone è sotto l’influenza delle cosche mafiose. Emblematico, l’incontro del 2006 tra i rossoblù e la Juventus. Io ero stato nominato capo della sicurezza e distribuivo i biglietti per le ‘ndrine. Allo stadio c’era il clou della malavita organizzata. Nessuno degli inquirenti si accorse di nulla. O forse fecero tutti finta di niente. Il calcio è un business importantissimo per le famiglie mafiose. Perché permette - oltre a riciclare quantità incredibili di danaro – di ottenere il consenso popolare. Una dote di voti che ti consentono di arrivare in ambienti potenti. A questo serviva e serve oggi il Crotone. Creare consenso per le “famiglie”.
La partita del 2004 tra Crotone e Locri, valevole per la promozione in Serie C2, è stata comprata dalla ‘ndrangheta. In tribuna, ad assistere alla partita, c’erano da una parte gli esponenti del clan Bonaventura di Crotone e dall’altra la famiglia mafiosa dei Cordì. Quest’ultima gestiva e controllava la squadra in provincia di Reggio Calabria. La partita venne vinta dal Crotone che, con quel successo, approda nel calcio che ‘conta’. In cambio la famiglia Cordì ottenne 500mila euro e una grande ‘partita’ di armi militari. Precisamente, i ‘k47’, Kalashnikov. Che, all’epoca, potevano considerarsi una rarità. Anche quella volta, gli investigatori non si accorsero di nulla. Il mio compito era quello di far naufragare le indagini. Sapete chi c’è dentro a tutta questa storia? Raffaele Vrenna, che dal ’93 è il presidente del Crotone. E’ un affiliato alla ‘ndrangheta e io facevo il lavoro sporco per lui. Ma non è ancora finita – continua il pentito – Non ci compravamo solo le partite, ma facevamo il comodo nostro. Nell’incontro dei play off del 2008, contro il Benevento, valevole per la promozione in Serie C1, abbiamo preso a schiaffi i giocatori avversari. Erano appena arrivati con il pullman a Crotone. Aveva organizzato tutto Vrenna. Il presidente della squadra avversaria denunciò immediatamente il fatto, ma la querela, poche settimane dopo, divenne carta straccia. Vrenna mi disse che ci aveva pensato lui. E così è stato. In Calabria, e anche in Sicilia, i calciatori sono tutti pilotati. Sono delle cellule invisibili a disposizione delle mafie”.

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mannis
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Iscritto il: 13/09/2015, 10:07
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Messaggio da mannis »

scippato è dir poco.. non appena hanno "vinto" il campionato sono stati deferiti e penalizzati in B per quello per cui erano stati assolti 10 giorni prima.. la vittima era il bassano.. non faceva notizia.. e non è stato mosso un dito.. anzi si.. contro di loro.. :roll: purtroppo sulla carta sarà una non-trasferta sabato.. un po come quella del 2006.. dove non dovevamo vincere.. e così è stato.. la speranza è che giocando per una volta noi di rimessa si possa tenere la partita e punire negli ultimi minuti.. facendo saltare tutti i piani dei nemici.. oltre che riportare punti e serenità nel gruppo.. certo è che in caso di vittoria se ne vedranno veramente delle belle contro il crotone.. a partire da tutti gli 007 che manderanno in tribuna distinti curva panchina e magari anche nei cessi.. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

peo_59
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Iscritto il: 02/11/2015, 10:06

Messaggio da peo_59 »

Quando ad inizio stagione ho sentito per la prima volta lo slogan " Serie B campionato degli italiani" (e dei mafiosi aggiungerei) ho capito che per noi sarebbe stata dura al di là delle nostre lacune. La società sta sul cazzo alla Lega, il mister alla CAN e alle TV, mi chiedo da dove derivi l'astio del grasso maiale laziale a 90esimo nei nostri confronti (forse avrà fatto il militare qui ?). Le designazioni sono provocazioni continue del genocano, tra l'altro sabato giochiamo contro una società protetta che non può fallire come meriterebbe per motivi extracalcistici, quest'anno con la complicità della Lega ha letteralmente scippato il campionato al Bassano. Annoi difficile dobbiamo restare compatti vicini a mister e società.

ondaurto
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Iscritto il: 21/10/2015, 14:54

Messaggio da ondaurto »

Ma da quanto è che non vinciamo........
FORZA SPEZIA

ermenegildo
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Iscritto il: 13/09/2015, 10:15

Messaggio da ermenegildo »

presidente Grazzini,non c'e' un cazzo da ridere sia per la situazione tecnica sia per il fatto che ci pigliano tutti per il culo,sparlano e ci ridono dietro,gli arbitri,sportitalia,primocanale,telenord,sky etc etc etc

ermenegildo
Messaggi: 664
Iscritto il: 13/09/2015, 10:15

Messaggio da ermenegildo »

ma dai.......ma allora e' una provocazione,e' uno schifo per darci il colpo di grazia.oltretutto lo metto assieme alle ultime squalifiche,comunque a mio avviso siamo sempre li,c'entra la societa',ci fossero dei dirigenti coi controcazzi non troverebbero terreno fertile,invece cosi siamo gli zimbelli di tutti comprese le tv

gruppoelegante
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Iscritto il: 22/09/2015, 23:18

Messaggio da gruppoelegante »

Per me ce l'hanno con Bjelica. E' lui che ha fatto dichiarazioni pesanti, si è fatto buttare fuori un sacco di volte, Miskovic non c'è mai, non so nemmeno se lo hanno mai visto in lega. Bjelica da noia per le polemiche continue che fa nelle interviste, è sempre incazzato con tutti e questo nervosismo lo ha trasmesso anche alla squadra, che sembra diventato un gruppo isterico. Caro mister rimarrai sempre nei nostri cuori ma io penso che per il bene di tutti e due è meglio dividere le nostre strade. Soprattutto per te caro mister, per non annullare quanto di buono hai fatto l'anno scorso. Quest'anno ormai è andato, cerchiamo di salvarci con tranquillità per gettare le basi per l'anno prossimo.

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