-
- Messaggi: 3305
- Iscritto il: 02/11/2015, 10:06
Certo che alla testa di marmo che scrive su Città Di Sinistra gli brucia il culo per la promozione in A. Ho letto ora l'articolo sul Covid ......da vomito !!!!! Mancosu ha fatto 14 goal con il Lecce lo scorso campionato, sarebbe da prendere al volo (anche se i vari siti lo danno come trequarista).
-
- Messaggi: 1653
- Iscritto il: 14/09/2015, 9:27
"Spezia, Hendrix è più vicino. Yaya Touré si propone in prova", si apre così la sezione relativa al mercato dello Spezia su Il Secolo XIX. Si accorcia la distanza tra Psv e Spezia per Hendrix: dopo una prima richiesta di 2,5 milioni, si può chiudere intorno ai 1,4 con pagamento biennale. Il centrocampista olandese insiste nel voler seguire l'amico Zoet nel campionato italiano; il Psv a gennaio può già perderlo, non è intenzionato a rinnovare il contratto a scadenza. Spunta anche Antonio Colak, punta centrale di 26 anni del Rijeka. Ieri l'ex Barcellona e City Yaya Touré si è offerto di rimanere per un periodo in prova allo Spezia prima di essere ingaggiato, per verificare la sua condizione fisica. La conferma è degli agenti italiani che hanno il mandato, che chiedono a Meluso un incontro.
-
- Messaggi: 1779
- Iscritto il: 13/09/2015, 9:26
Lei è stato a Spezia. Entusiasmo e tecnico possono bastare
per salvarsi in A?
Non lo so. Lì è stato fatto un capolavoro che al 70% per cento
ha un nome e cognome: Guido
Angelozzi. In A servono mercato e giocatori importanti. Lo
scorso anno due neopromosse
sono scese, poi esistono miracoli come quelli di Empoli,
Crotone, Spal, e la scorsa stagione Verona. Non è facile».
per salvarsi in A?
Non lo so. Lì è stato fatto un capolavoro che al 70% per cento
ha un nome e cognome: Guido
Angelozzi. In A servono mercato e giocatori importanti. Lo
scorso anno due neopromosse
sono scese, poi esistono miracoli come quelli di Empoli,
Crotone, Spal, e la scorsa stagione Verona. Non è facile».
-
- Messaggi: 1779
- Iscritto il: 13/09/2015, 9:26
il 28 settembre ritirerà il primo
premio da allenatore. Di quelli
da calciatore è piena la casa di
Empoli dove Totò Di Natale si
sta preparando al corso allenatori di Coverciano per il patentino Uefa A. La traumatica separazione dallo Spezia è avvenuta qualche giorno fa. Totò
aveva già firmato il contratto
come allenatore della Primavera, dopo gli ottimi risultati
conseguiti alla guida dell’Under 17, quelli per i quali otterrà
il premio Manlio Scopigno con
la motivazione «Miglior allenatore di settore giovanile».
L’uscita di scena di Guido Angelozzi dallo Spezia ha rivoluzionato tutto, forse troppo, nel
club ligure. E ora Di Natale riflette sul futuro. «Ho trascorso
due anni bellissimi. Ho portato
le mie idee, lavorando sul 4-
3-3. Ho sempre pensato che fare la gavetta sia fondamentale.
Bisogna costruire tutto attraverso un percorso e io l’ho cominciato. Prima ho allenato gli
attaccanti con Pasquale Marino (ora alla Spal) e quindi ho
preso in mano l’Under 17. Bello
lavorare con i ragazzi, io chiedevo a loro, loro chiedevano
racconti a aneddoti a me. Siamo cresciuti insieme.E avrei
continuato volentieri».
premio da allenatore. Di quelli
da calciatore è piena la casa di
Empoli dove Totò Di Natale si
sta preparando al corso allenatori di Coverciano per il patentino Uefa A. La traumatica separazione dallo Spezia è avvenuta qualche giorno fa. Totò
aveva già firmato il contratto
come allenatore della Primavera, dopo gli ottimi risultati
conseguiti alla guida dell’Under 17, quelli per i quali otterrà
il premio Manlio Scopigno con
la motivazione «Miglior allenatore di settore giovanile».
L’uscita di scena di Guido Angelozzi dallo Spezia ha rivoluzionato tutto, forse troppo, nel
club ligure. E ora Di Natale riflette sul futuro. «Ho trascorso
due anni bellissimi. Ho portato
le mie idee, lavorando sul 4-
3-3. Ho sempre pensato che fare la gavetta sia fondamentale.
Bisogna costruire tutto attraverso un percorso e io l’ho cominciato. Prima ho allenato gli
attaccanti con Pasquale Marino (ora alla Spal) e quindi ho
preso in mano l’Under 17. Bello
lavorare con i ragazzi, io chiedevo a loro, loro chiedevano
racconti a aneddoti a me. Siamo cresciuti insieme.E avrei
continuato volentieri».