Lo Spezia affonda sul Lago: a Como arriva la goleada. Contestazione e ritiro immediato
Lo Spezia affonda sul lago. Discreto inizio ma è un’illusione. Il Como segna due gol nel 1° tempo. Nessuna reazione, arriva la goleada
I tifosi presenti hanno contestato gli aquilotti a fine partita, la società ha deciso per il ritiro immediato.
Un fragilissimo Spezia affonda dopo appena mezz’ora nel Lago di Como, colpito a ripetizione dalle bordate di una squadra a cui non serve nemmeno giocare a tutta per distruggere un’armata Brancaleone che si avvia verso un destino ineluttabile. Eppure lo Spezia non è partito male, all’inizio ha provato anche a fare la partita, ma l’inconsistenza difensiva è stata così evidente che ai lariani bastava mettere il pallone dalle parti di Zoet per creare pericoli. Pio Esposito al 6’ ruba un bel pallone, serve Cassata e si invola, sul cross di ritorno è anticipato da Odenthal. All’8’ Bandinelli serve Verde, Semper è attento e bravo. Ma già al 10’, al primo corner comasco, si capisce che sarà una gran brutta giornata: Gabrielloni vince il duello in area senza problemi, il suo colpo di testa è spazzato dalla difesa quasi sulla linea. Quando le annate dicono male non ne va giusta neanche mezza, ed è quello che succede al 12’, quando una deviazione di Sala nella propria porta è sventata da Semper con un grande intervento. Quando sei scarso, però, non vai da nessuna parte: al 15’ Nikolaou sbaglia un elementare rinvio di testa e Cutrone lo grazia, almeno per il momento. L’ultimo sussulto spezzino al 19’: Antonucci è tanto bravo a rubar palla quanto indisponente a scaricare un tiretto da nulla sull’incredulo Semper. La punizione è inesorabile: al 21’ un indisturbato Cutrone dal limite coglie il palo a Zoet battuto, al 27’ il predominio comasco sfocia nel gol: basta un’apertura di Gabrielloni per Cutrone, che coglie un secondo palo clamoroso. L’azione riprende incontrastata con Da Cunha che da sinistra tira un diagonale e supera Zoet, non irreprensibile nell’occasione. La reazione è inesistente, il Como fa quello che vuole specialmente sulla sua sinistra, dove la superiorità è imbarazzante. Il raddoppio arriva al 37’, preannunciato da un paio di avvisaglie poco prima: basta perdere un pallone a centrocampo, un taglio ben fatto, Nikolaou a dieci metri da Cutrone e il raddoppio è servito con un tiro che tocca il palo e stavolta entra. All’intervallo è già k.o. tecnico. D’Angelo è disarmato: toglie un fantasma come Antonucci per inserirne un altro come Moro, con esiti scontati: la ripresa è un tiro a segno comasco contro uno Spezia in disarmo. Il terzo gol al 58’: Da Cunha crossa dalla sinistra, Elia rinvia malissimo, Abdilgaard sbaglia il tiro, che diventa un comodo assist per Gabrielloni, che insacca sotto gli occhi di un dormiente Gelashvili. Cinque minuti dopo è poker, con Da Cunha che triangola con Sala e chiude in rete con tranquillità. Solo a questo punto D’Angelo inserisce Vignali, mentre la partita si trasforma in un umiliante allenamento, dove è il Como ad avere molte più occasioni per fare il quinto gol che lo Spezia di fare quello della bandiera: per poco non ci riesce Moro, con un tiro sporco sventato dal dodicesimo Vigorito, ma è giusto così, altrimenti qualcuno ne avrebbe approfittato per difendere l’indifendibile.
L'errore di D'Angelo ieri è stato quello di presentarsi in conferenza. Doveva girarsi verso Macia o Philip e dirgli...ora andate voi a spiegare le ragioni della sconfitta.
Male che vada D Angelo ti licenziano e ti devono dare comunquei stipendio fino a fine anno...non hai niente da perdere.
Siamo con te Mister..
Che schifo questi giotnalai: una volta si vendevano per una Sprite calda nellArea hospitality, una volta per un tocco di parmigiano, adesso per una cena a UFO. Fate piu schifo dei prestasoldi venuti da oltreoceano a far quattrini alle nostre spalle, e di quei due incompetenti che hanno commesso materialmente questo scempio.Almeno questi l’han fatto per un considerevole ritorno economico, voi solo per la mania di leccare i culi del proprietario di turno.
Quanto al Pisa il loro presidente ce lo sogniamo.. ora partono con il centro sportivo e se trovano l’accordo per sistemare l’arena in pochi anni potrebbero ambire a stabilizzarsi in serie A perché ogni anno buttano tanta pila al contrario di questi rabbini…
Vero ma siamo sempre lì… chi le ha prese tutte queste inculate ??? Sempre il sig. Macia… il duo sciagurato (M e M) ci ha rovinato ma anche sabato prossimo saranno seduti tranquilli nel loro posticino in tribuna.
D’ angelo dice che nel calcio la programmazione non esiste…
Forse perché è stato a pisa e a spezia e in altre squadre dove c’erano proprietà e direttori a cui non importa programmare.
Fra pisa e spezia avranno minimo 3 o 4 fallimenti di società dagli anni 2000 ad oggi.
Vaglielo a dire a cittadella, all’ Atalanta e a tanti altri che la programmazione non esiste…