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Bullone66
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Iscritto il: 02/03/2022, 16:12

Messaggio da Bullone66 »

Consapevoli al 1000x 1000. Intendo

Ale_79
Messaggi: 2176
Iscritto il: 12/09/2015, 21:37

Messaggio da Ale_79 »

Dire che a Federici interessasse qualcosa dello Spezia è una bestemmia dai…Volpi lo ha solo inculato senza dargli possibilità di fare lo stadio…

Bullone66
Messaggi: 1138
Iscritto il: 02/03/2022, 16:12

Messaggio da Bullone66 »

New England.....stai sereno...sono sul pezzo....alla grande!!

new_england
Messaggi: 51
Iscritto il: 31/08/2022, 14:49

Messaggio da new_england »

non ho idea se il Sindaco Peracchini mai leggerà questo sito

o se mai nessuno gli riferirà qualcosa estratto da questo sito

il succo è questo :

è scontato che i ruoli siano diversi :
al tifoso, le sorti dello Spezia stanno a cuore solo per questioni di sentimenti. Non ci sono questioni economiche

per l'Amministrazione Comunale le cose sono un po' diverse. La proprietà dello Spezia ha siglato accordi sulla questione Stadio con l'Amministrazione Comunale e quest'ultima (unitamente a Regione Liguria) si è esposta, si sta esponendo e si esporrà con quantità non irrilevanti di denaro pubblico

Non vorranno per caso il Sindaco Peracchini e magari anche il Governatore Toti passare alla storia per coloro che avranno siglato accordi con una proprietà che avrà disintegrato lo Spezia bruciando di fatto milioni e milioni di soldi pubblici altrimenti impiegabili per altri fini sociali ?

Non vorranno per caso che i cittadini mettano a confronto l'Amministrazione Federici che invece nel 2008 portò letteralmente una nuova proprietà che avrebbe condotto lo Spezia dove nemmeno si osasse sognare ? ( https://www.cittadellaspezia.com/2020/0 ... ia-318445/ )

Se vogliono (Peracchini e Toti) gli strumenti per rendere ai platek la vita impossibile (da concessionari dell'utilizzo del Picco) ce l'hanno


il senso è : non limitiamoci ad una PEC (che in Italia può avere una valenza e negli USA un'altra); fate comprendere il messaggio che è bene che trovino quanto prima dei compratori perché più si va avanti e più ci rimettono anche loro

non solo noi tifosi

daniele73sp
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Iscritto il: 13/09/2015, 11:18

Messaggio da daniele73sp »


Ale_79
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Iscritto il: 12/09/2015, 21:37

Messaggio da Ale_79 »

Vedrete che quando saremo falliti e si dovrà ripartire dall’eccellenza ci sarà qualche testa di cazzo che dirà: la colpa è stata dei tifosi che hanno fatto scappare la proprietà con le loro contestazioni… di questo statene e certi !!! Peraltro la contestazione anche se deve continuare ormai non serve più a un cazzo perche’ la situazione non è più recuperabile. Quanto alla parte politica l’unica cosa da fare, per scongiurare l’eccellenza o peggio la terza categoria, è trovare una cordata che se la senta di ripartire dalla serie D con il vecchio logo Asc. Peracchini daiii !!!

Sergione
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Iscritto il: 24/03/2021, 22:31

Messaggio da Sergione »

Tre cose :
1) lo spezia non lo compra nessuno ne ora né tantomeno in serie c.
Finito Platek finito il professionismo…
Professionismo per modo di dire.
Agonia lenta morte sicura.

2) Mirco Giorgi mi fa piacere che prenda qualche punto dalle mie osservazioni.

3) cosa non c’entra niente, ma state tranquilli che in serie A ci va prima il Palermo che il cittadella.
Sempre rimanga lo sceicco.

Purtroppo il progetto lotito farà il suo corso.

Elleus77
Messaggi: 988
Iscritto il: 12/09/2015, 23:22

Messaggio da Elleus77 »

ALE2016 si ci accomunano tutti i sentimenti e i ricordi che la maglia bianca si porta dietro … più passano gli anni piu questa gente ne ha viste di tutti i generi… proprio per questo andrebbe ascoltata ogni tanto la voce di chi ama perché mai e dico MAI ha interessi personali AMORE INCODIZIONATO… non sanno nemmeno tradurlo in americano … detto questo il tempo è scaduto non ci saranno miracoli ne salvezze ne ribaltoni ne vendite .. sarà una tortura di qui in avanti fino alla fine dell’ultimo respiro… agonia … ora se tutto questo accadesse ad un nostro caro staremo zitti e in silenzio ? Beh lo spezia è una persona di famiglia per tantissime persone e come tale la difendono la proteggono sono preoccupati per lui si arrabbiano bestemmiano si incazzano … unico scopo l’amore per la maglia punto non c’è da dire niente ! Stiamo assistendo ad un decesso sportivo e economico, quasi attoniti inermi, urliamo da mesi questi rischio .. da mesi si sarebbe dovuto scavare per capire cosa stava succedendo … ma cera sempre una scusa tecnica o meno tecnica … nemmeno le altre avventure della proprietà in Europa ci hanno insegnato niente … bastava guardare leggere o chiedere … a questo giro mi dispiace ma una grossa responsabilità è di chi doveva mettere a nudo certe cose … rendersi antipatico indisponente di troppo e andare contro corrente … non salveremo questa stagione e ne le prossime abbiamo da salvare la dignità di una tifoseria e di 118 anni di storia che vale molto più …. Ognuno faccia i conti con se stesso qui le coscienze sono a posto da altre parti non credo.

explorer
Messaggi: 312
Iscritto il: 01/10/2015, 21:33

Messaggio da explorer »

Vi posto articolo del Corriere di oggi sul Cittadella.
M&M (per non dire di quel turista di Tella) dovrebbero andare li ad osservare ed imparare, ammesso che li accettino per pulire gli spogliatoi.

Sua Altezza lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan non sa, probabilmente, dove sta Cittadella. È un paesone veneto di 20mila abitanti in provincia di Padova. Qui sua oculatezza Andrea Gabrielli, imprenditore dell’acciaio, è una specie di Padre Pio del calcio: da presidente del club della cittadina compie piccoli miracoli ogni anno (la permanenza in serie B) mentre lavora per quello definitivo (una storica promozione in A).
Mansour bin Zayed, 53 anni, è il proprietario del City Football Group, «principale operatore privato al mondo - dice il sito - di club di calcio»: Manchester City, New York City, Melbourne in Australia, Yokohama in Giappone, Montevideo in Uruguay, Girona in Spagna, Sichuan in Cina, eccetera, fino all’ultimo arrivo, il Palermo.
Gabrielli, 66 anni, è il principale operatore privato a Cittadella possedendo anche il Cittadella Women. Il papà Angelo molti anni fa salvò dal fallimento le due squadre cittadine, una comunista e l’altra cattolica, fondendole nell’attuale club: era il 1973.
Per dare un’idea dell’impronta della gestione: il monte ingaggi annuale del Cittadella (sui 3 milioni) “coprirebbe” a malapena una settimana di quello del Manchester City. In termini più omogenei, corrisponde a un sesto di quello del Palermo (18 milioni), squadra costruita per salire subito in serie A. Nell’ultimo match di campionato Cittadella-Palermo 2-0.
Sono 15 anni, con una «pausa» in C nel 2015/2016, che il club veneto è in serie B, gioca in uno stadio da 7mila posti con una media di 4mila presenze a partita. Gli stranieri in rosa sono solo 2, il saldo dell’ultimo calciomercato è positivo per 1,5 milioni. L’acquisto più costoso in assoluto nella storia recente è stato l’attaccante Alfredo Donnarumma dal Catania, pagato 600mila euro nel 2013. Il Cittadella oggi è ben piazzato per l’eventuale miracolo definitivo: quarto in classifica in piena zona playoff ma anche a ridosso della zona promozione diretta. Il Palermo, sempre in area playoff, è staccato di 4 punti. C’è un bel pezzo di campionato da qui al responso finale.
Ma il Cittadella style, lontano anni luce dal turbo-calcio, prescinde dalla classifica. È un piccolo gioiello con 15 milioni di liquidità in banca, un patrimonio netto di 17 milioni e i bilanci degli ultimi sei anni in utile. Qui i premi complessivi per la permanenza in B l’anno scorso erano di 255mila euro, fino a 690mila in caso di disputa della finale dei play-off e 2,7 milioni per la promozione in serie A. Il Cittadella è come quelle trattorie che con pochi piatti, semplici e magistrali, fanno invidia agli stellati Michelin.
Gabrielli viene però dalla vera grande industria. Lui e due suoi fratelli controllano pariteticamente la holding di famiglia Sofida, un gigante da 1,7 miliardi di fatturato consolidato e 112 milioni di utile nel 2022 con 1.400 dipendenti e numerosi stabilimenti nel nord-est che distribuiscono circa 1,2 milioni di tonnellate d’acciaio ogni anno. Il Cittadella, una delle controllate, è in una botte d’acciaio. Gli sponsor «di famiglia» aiutano ma non ha bisogno di ripianare i bilanci: cammina per conto suo, senza debiti, tra le prime della serie B e da 50 anni ha la stessa proprietà. Già questo è un mezzo miracolo.

explorer
Messaggi: 312
Iscritto il: 01/10/2015, 21:33

Messaggio da explorer »

Ma chi volete che accetti di venire in questo scempio, giusto Luca che a Como non era piu' protagonista e che ci tiene alla sua citta', per il resto e' evidente che chi e' valido o resta dov'e' o va altrove.

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