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ceresSP
Messaggi: 407
Iscritto il: 18/09/2015, 14:48

Messaggio da ceresSP »

l'estate sta finendo..
un anno se ne va...
son diventato grande....
lo SPEZIA è in serie A!!!!!!!

DCP, mi sto piano piano riprendendo dalla sbornia, ma la vedo dura.......

#perAcchinipArolAio

#VDM
:o :o :o :o :o

Elleus77
Messaggi: 1005
Iscritto il: 12/09/2015, 23:22

Messaggio da Elleus77 »

HO TROVATO QUESTO POST SU UN SITO FA BENE A TUTTI DARCI UNA LETTA SOPRATUTTO A CHI ORA POTREBBE FARE IL BENE NOSTRO DEL NOATRO STADIO E DELLA NOATRA CITTÀ ....


Trezeguet ti ha definito lo stadio più “brutto“ in cui abbia ​ mai giocato. Era il 2007, in serie B, e il pur bravo attaccante francese, quel pomeriggio, non toccò palla.

Caro stadio Picco, sei sempre stato il grande alleato dello Spezia.

Con te, le aquile hanno lottato, sofferto, gioito, pianto ma,​ al di là del risultato, hai sempre messo paura agli avversari. Le tue tribune, ad un metro dalla linea del campo – all’inglese – talmente vicine al terreno di gioco che sembravano quasi scendere ​sul campo.

Molti avversari hanno sentito le loro gambe tremare e, fin dal riscaldamento, hanno cercato lo spazio più lontano possibile da te, al centro del prato, per sentire meno paura.

La tua è una lunga storia.

Ti hanno costruito nel 1919, avevi le tribunette in legno e un campo finalmente livellato, rispetto al primo campetto degli esordi.

Sei stato lo stadio degli anni della prima divisione (l’attuale serie A), quelli delle sfide con il Genoa, la Juventus, il Bologna.

Molti lo hanno dimenticato, ma tu in serie A c’eri già stato, e per ben cinque anni, dal 1920 al 1925.

Ti chiedo scusa per la fretta e la poca voglia da parte dei giornalisti di oggi ​ di approfondire i fatti.

Il tuo nome, Alberto Picco, è quello di un giocatore dello Spezia, morto nella prima guerra mondiale​ e che è stato il primo marcatore della squadra.

Lo immaginiamo, dopo aver segnato il suo gol, andare verso il cerchio del campo e stringere la mano ai suoi compagni, in maniera elegante e allo stesso tempo umile, non con le esultanze teatrali che si vedono oggi.

Perché tu sei testimone di un calcio sincero che non c’è più.

Sei stato, caro Picco, il primo stadio squalificato nel calcio italiano, in serie A.

Nel 1922, dopo i gravi incidenti durante Spezia – Genoa, ti costrinsero a restare chiuso per un ​ anno intero. La squadra giocò tutte le partite casalinghe in campo neutro, battendo anche la Juventus sul neutro di Casale, ma riuscì a salvarsi.

Lontano da te ma con te sempre nel cuore.

Negli anni successivi hai visto le​ ristrutturazioni e gli ampliamenti.

Ti hanno dato un portale in pietra scura negli anni bui della nostra democrazia, ma nessuno può metterne in dubbio la bellezza artistica.

Hai resistito alle bombe della seconda guerra mondiale, abbiamo dovuto compiere le imprese del campionato del 1944 a bordo di un’autobotte dei pompieri.

Ancora una volta lontano da te, ma con te nel cuore.

Hai visto gli anni delle retrocessioni fino alle serie inferiori, ma ci hai sempre dato la spinta per lottare.

Quante partite vinte grazie a te, lottando sul campo con avversari più forti e più ricchi, ai quali spesso e volentieri gli arbitri non disdegnavano un aiuto per toglierli dalle difficoltà.

Ed era proprio allora che si sentiva più forte il tuo “ruggito”, per difendere chi si dimostrava di essere più forte sul campo.

Grazie a te, abbiamo strappato salvezze impossibili, battuto squadre blasonate, giocato sotto piogge torrenziali, sul fango, su pozzanghere che non facevano rimbalzare la palla.

Quelle palle, ferme sull’acqua, che dovevi calciare più forte per mandarle in avanti, le hai calciate insieme ai giocatori.

Loro con le gambe, tu con il tuo cuore.

Siamo risaliti piano piano, insieme a te, abbiamo vinto anche in nove contro undici, pur di tornare nelle serie che tutti noi sognavamo.

Ricordi la partita contro il Genoa, giocata sotto la pioggia che, di fatto, ci riportò in serie B dopo cinquantacinque anni?

Dopo il secondo gol di Giudetti, apparve alle tue spalle un arcobaleno, un arco di felicità dalla forma simile al tuo portale di pietra.

Ci hai visto di nuovo sprofondare, mangiare la polvere, ma ci hai aiutato a risalire ancora una volta dalla serie D alla serie B.

Sempre con te, grazie al tuo cuore.

In questi mesi, ad un certo punto, abbiamo dovuto lasciarti da solo nella lotta per la serie A.

Le gradinate però non erano vuote: ​ sui tuoi scalini, erano seduti tutti quelli che ci hanno lasciato.

Alcuni ragazzi, che hanno abbandonato questa terra troppo presto, erano con te a tifare, come hanno sempre fatto quando erano in vita.

C’erano anche le persone più anziane, quelle che ti hanno visto da “giovane”, seduti nella loro tribuna, come facevano un tempo.

C’erano tutti, sempre e solo con te, seduti sul tuo cuore.

Il resto della storia, beh la sai.

Ci siamo messi alle spalle della tua Curva, la “Ferrovia”, nell’unico posto dove dall’esterno si intravede uno spicchio di campo.

Abbiamo tifato, cantato, sventolato le bandiere che alzavamo al vento quando eravamo dentro di te.

Abbiamo palpitato, tremato, festeggiato alla fine un’impresa, che all’inizio aveva dell’impossibile.

E non potevamo farla, se non affianco a te, alla tua curva, al tuo portale, alle tue tribune.

Perché tu, caro Picco, non sei uno stadio come tutti gli altri.

Sei tra i più vecchi del nostro calcio, ma susciti in noi sempre nuove​ emozioni, come nessun’altro.

Perché tu, caro Picco, non sei fatto solo di cemento o pietra dura, non sei solo lo stadio delle aquile.

Tu hai un cuore.

jack
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Iscritto il: 14/09/2015, 9:27

Messaggio da jack »

jack ha scritto:Come primo acquisto io direi Iturbe
Scherzavo!!! Pare che arrivi davvero :lol:

jack
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Iscritto il: 14/09/2015, 9:27

Messaggio da jack »

Lo Spezia per la sua prima, storica, stagione in serie A si affiderà ancora a Vincenzo Italiano. L’allenatore è stato artefice di una cavalcata trionfale lo scorso anno, culminata con la vittoria dei playoff. La continuità di guida tecnica non è stata seguita da quella in ambito dirigenziale infatti il DS Angelozzi ha lasciato il posto a Meluso.
L’ex dirigente del Lecce ha espresso il desiderio di voler portare in liguria alcuni dei suoi fedelissimi che bene hanno fatto con la maglia giallorossa. Tra questi c’è sicuramente Filippo Falco, fantasista dotato di un gran sinistro e un’ottima tecnica di base, molto abile anche sui calci piazzati. Nella scorsa stagione, conclusa purtroppo con il ritorno nella cadetteria, il numero 10 del Lecce ha messo a segno 6 gol e 4 assist.
Non sarà facile strapparlo ai salentini anche vista l’agguerrita concorrenza di Parma e Genoa. Staremo a vedere se Meluso sarà in grado di far valere la maggiore confidenza con il ragazzo, avendolo già avuto sottocchio durante l’annata passata.

jack
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Iscritto il: 14/09/2015, 9:27

Messaggio da jack »

Torna ad essere caldo per il nostro campionato il nome di Muamer Tankovic, attaccante classe ‘95 di proprietà dell’Hammarby. A lui si è interessato lo Spezia. Nel gennaio scorso era stato ad un passo dal Genoa che aveva pensato a lui per sostituire Kouame ceduto alla Fiorentina.

Elleus77
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Iscritto il: 12/09/2015, 23:22

Messaggio da Elleus77 »

Qualcuno ha detto che eravamo il pacciame del calcio ...
Ora questo pacciame è in serie A forse sono i nostri politici la nostra dirigenza cittadina a meritare il pacciame ... questa squadra questa gente non è pacciame ma amore puro ...
siamo senza stadio senza tifo senza squadra da serie A ... ma siamo Orgogliosi di questi ragazzi e della nostra maglia .. amiamo la nostra città e camminiamo a testa alta ...la categoria ci fa sognare non ma non in base a quella smettiamo di amare ...
Dateci uno stadio fateci tornare a cantare dateci l’onore che meritiamo e vi sorprenderà un pacciame così!
FORZA SPEZIA

Peak
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Iscritto il: 13/09/2015, 20:16

Messaggio da Peak »


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il ligure
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Iscritto il: 27/09/2015, 8:15

Messaggio da il ligure »

A quanto pare trattiamo solo reperti da mercatino, da soffitta e svincolati.
Atelesio post magnifico.
Piuttosto ci teniamo gli uomini che ci hanno portato fin qua.

Old4
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Iscritto il: 25/01/2018, 1:18

Messaggio da Old4 »

Interessante e ragionata disamina. Speriamo che tirino fuori un po di grana? Ma i 30 mil più I 12.5 di oke e aucello? Quasi 50 mil, Dove li mettano oltre le spese, stipendi etcc,?

losentipilade
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Iscritto il: 17/05/2016, 11:51

Messaggio da losentipilade »

bullone 66 ha scritto:Scuffet??
Per me non torna...magari un altro ritorna. Ste calmi...lassemoli lavorae. Deh Fiorani butta i dine'!!!
Certo eh che ieri sera a cena un amico mi facwva notare che nell'era Volpi non si e' mai fatto un investimento su un giocatore oltre il 1.5....avevamo preso Caputo e poi Ciano....ma qualcuno disse no....sperare e pensare che qualcuno butto 5 gambe pe na punta...mah...a go tanti dubbi....ghe sempre navprima vota..ma il manico e la sua storia decennale dice questo. E la punta prima o poi te la devi piae se te vei sperae....o no??
Vero, sono d'accordo.
Una punta di categoria è indispensabile, se vuoi una minima speranza di salvarti.
E costa dei soldi, a meno che tu non sia così bravo da trovare all'estero qualche prospetto interessante e che costa poco : ma sapete bene che tutte le squadre top fanno riferimento ad eserciti di talent che non stanno davvero aspettando l'ultima arrivata come lo Speziaper proporre talenti.
Poi, come Delano insegna, spesso si rivelano avventate scommesse a poco prezzo e noi non possiamo permettercele, perché altrimenti a Gennaio ci ritroviamo ultimi con un pugno di punti in classifica e, a quel punto, non ci sarebbe più verso di raddrizzare la stagione.
Quanto a Scuffet io invece sono possibilista, perché il ragazzo ha voglia di rimanere e Italiano ha dimostrato di stimarlo : per un portiere di 24 anni io la scommessa la farei, per le cifre (0,6 mln?) che si sentono in giro.
Poi, come ampiamente noto, serviranno non pochi ulteriori innesti (una decina o giù di lì) di categoria in tutti i reparti, cercando ovviamente di non cadere nella trappola dei procuratori che ti propongono giocatori di "nome" (e/o bolliti) magari anche a prezzi stracciati, ma mi pare che Meluso già lo scorso anno a Lecce abbia dimostrato di non essere uomo da abbindolare tanto facilmente, ma persona che segue giustamente una sua linea mettendoci la faccia (rispettando i limiti di budget imposti, che come ovvio non possiamo davvero sapere).

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