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- Iscritto il: 13/09/2015, 1:58
Poveri noi!! Non dovremmo neanche prendercela troppo con i giocatori... Come si fa a essere concentrati con alle spalle tutto cio'? Speriamo di salvarci senza troppi patemi...
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Da Wikipedia :
Gianpiero Fiorani
A ) Nel processo per il fallimento di Parmalat, che è stato diviso in 5 tronconi giudiziari distinti, Fiorani è accusato di concorso nella bancarotta di Parmatour[2]. Il processo è stato avviato a luglio 2008 e il primo grado si è concluso a dicembre 2011 con la condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione
B) Il 13 dicembre del 2005, a seguito degli sviluppi dell'inchiesta sul caso Antonveneta è stato arrestato. Tornato in libertà il 13 giugno 2006, il 25 luglio 2007 la Procura di Milano ne chiede il rinvio a giudizio per associazione a delinquere, aggiotaggio manipolativo e informatico e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza della Banca d'Italia. In precedenza, il 68,4% dei soci della banca della quale era AD avevano votato a favore per un'azione di responsabilità a suo carico.
Dagli accertamenti della Procura e della Banca d'Italia[4] emerge che, da anni, Fiorani e soci si erano impadroniti del controllo totale dell'istituto della Banca Popolare di Lodi utilizzandolo sia per acquisire il controllo di altri istituti (Popolare di Crema), ma anche e soprattutto per acquisire ingenti vantaggi patrimoniali in favore proprio e di terzi, gestendo e operando in pieno arbitrio, nell'assoluta assenza e nella presumibile complicità di organi interni, esterni e soprattutto istituzionali. La procura ha inoltre accertato che, per coprire alcune perdite, i clienti inconsapevoli si ritrovavano d'improvviso un clamoroso incremento delle spese per commissioni. In questo modo, scrive sempre il gip Forleo, sono stati provocati ai piccoli risparmiatori della banca danni enormi. Inoltre è stato appurato che alla morte del cliente, se i parenti non intervenivano in tempi brevi alla chiusura del conto, il suo contenuto veniva incamerato illegalmente dalla Banca.
Fiorani ha chiesto il patteggiamento nell'udienza preliminare per tutti i reati di cui è stato accusato tranne l'aggiotaggio[5] ad aprile 2008. A maggio ha ottenuto il patteggiamento a 3 anni e 3 mesi per associazione a delinquere, truffa e appropriazione indebita[6]. Il 28 maggio 2011 viene condannato in primo grado a 1 anno e 8 mesi per i reati di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza della commissione di controllo sulle operazioni bancarie[7]. Esattamente un anno dopo, il 28 maggio 2012, la condanna viene ridotta in appello a 1 anno[8].
Nel luglio 2008 è stato rinviato a giudizio per falso in bilancio. Secondo l'accusa Fiorani avrebbe truccato i conti 2003/2004 della Bpi per far apparire il gruppo più solido di quanto lo era in realtà, in modo da agevolare la scalata ad Antonveneta[9]. Il processo si è concluso a dicembre 2011 con una condanna definitiva a 3 anni e 6 mesi[10].
C) Nel 2006 il deputato Giancarlo Giorgetti, all'epoca anche segretario della Lega lombarda e braccio destro di Umberto Bossi, avrebbe rifiutato una mazzetta da 100 mila euro da Fiorani, come confessato da quest'ultimo, esortandolo a darli al Varese Calcio per far sì che si potesse iscrivere al campionato di Serie C2.
VI BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gianpiero Fiorani
A ) Nel processo per il fallimento di Parmalat, che è stato diviso in 5 tronconi giudiziari distinti, Fiorani è accusato di concorso nella bancarotta di Parmatour[2]. Il processo è stato avviato a luglio 2008 e il primo grado si è concluso a dicembre 2011 con la condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione
B) Il 13 dicembre del 2005, a seguito degli sviluppi dell'inchiesta sul caso Antonveneta è stato arrestato. Tornato in libertà il 13 giugno 2006, il 25 luglio 2007 la Procura di Milano ne chiede il rinvio a giudizio per associazione a delinquere, aggiotaggio manipolativo e informatico e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza della Banca d'Italia. In precedenza, il 68,4% dei soci della banca della quale era AD avevano votato a favore per un'azione di responsabilità a suo carico.
Dagli accertamenti della Procura e della Banca d'Italia[4] emerge che, da anni, Fiorani e soci si erano impadroniti del controllo totale dell'istituto della Banca Popolare di Lodi utilizzandolo sia per acquisire il controllo di altri istituti (Popolare di Crema), ma anche e soprattutto per acquisire ingenti vantaggi patrimoniali in favore proprio e di terzi, gestendo e operando in pieno arbitrio, nell'assoluta assenza e nella presumibile complicità di organi interni, esterni e soprattutto istituzionali. La procura ha inoltre accertato che, per coprire alcune perdite, i clienti inconsapevoli si ritrovavano d'improvviso un clamoroso incremento delle spese per commissioni. In questo modo, scrive sempre il gip Forleo, sono stati provocati ai piccoli risparmiatori della banca danni enormi. Inoltre è stato appurato che alla morte del cliente, se i parenti non intervenivano in tempi brevi alla chiusura del conto, il suo contenuto veniva incamerato illegalmente dalla Banca.
Fiorani ha chiesto il patteggiamento nell'udienza preliminare per tutti i reati di cui è stato accusato tranne l'aggiotaggio[5] ad aprile 2008. A maggio ha ottenuto il patteggiamento a 3 anni e 3 mesi per associazione a delinquere, truffa e appropriazione indebita[6]. Il 28 maggio 2011 viene condannato in primo grado a 1 anno e 8 mesi per i reati di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza della commissione di controllo sulle operazioni bancarie[7]. Esattamente un anno dopo, il 28 maggio 2012, la condanna viene ridotta in appello a 1 anno[8].
Nel luglio 2008 è stato rinviato a giudizio per falso in bilancio. Secondo l'accusa Fiorani avrebbe truccato i conti 2003/2004 della Bpi per far apparire il gruppo più solido di quanto lo era in realtà, in modo da agevolare la scalata ad Antonveneta[9]. Il processo si è concluso a dicembre 2011 con una condanna definitiva a 3 anni e 6 mesi[10].
C) Nel 2006 il deputato Giancarlo Giorgetti, all'epoca anche segretario della Lega lombarda e braccio destro di Umberto Bossi, avrebbe rifiutato una mazzetta da 100 mila euro da Fiorani, come confessato da quest'ultimo, esortandolo a darli al Varese Calcio per far sì che si potesse iscrivere al campionato di Serie C2.
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- Iscritto il: 13/09/2015, 12:01
"E' così il presidente onorario e settlor della Social Sport rimette in moto la "ruota della sfortuna" per l'ennesima volta. Inutili i tentativi di ricucire per interposta persona nelle ore successive, quella navetta della giostra chiamata Spezia Calcio riparte per un altro giro con a bordo i 9mila del "Picco" e tutta la città alle spalle".
Articolo uscito su Cds alle 22.24 di oggi.
POST SCRIPTUM :
Se cio' fosse vero gli occupanti della navetta della giostra chiamata Spezia Calcio potrebbero
suonare il pulsante della discesa ed abbandonare il pilota al suo destino........
Articolo uscito su Cds alle 22.24 di oggi.
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Un certo Mannis il 13/09/2015 alle 22:15
scriveva :
non linciatemi ma ho brutte sensazioni racchiuse in 5 punti mancanti..
1) mister che legga i match e non dia colpe ai giocatori quando sbaglia lui
2) un terzino sinistro
3) fame
4) umiltà
5) idee
scriveva :
non linciatemi ma ho brutte sensazioni racchiuse in 5 punti mancanti..
1) mister che legga i match e non dia colpe ai giocatori quando sbaglia lui
2) un terzino sinistro
3) fame
4) umiltà
5) idee
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- Iscritto il: 03/10/2015, 22:35
Mi aspetto mammarella subito schierato e piccolo.............?????????
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- Iscritto il: 14/09/2015, 9:27
le dimissioni del Nanni e gli eventuali contrasti con Volpi non hanno nulla a che fare con lo Spezia.
come ne sono passati tanti con le stesse modalità è passato anche il Vanni.
magari arriverà un DG competente e per quanto riguarda la carica di presidente si dice che in futuro sarà ricoperta come già in passato da uno dei figli di Volpi.
come ne sono passati tanti con le stesse modalità è passato anche il Vanni.
magari arriverà un DG competente e per quanto riguarda la carica di presidente si dice che in futuro sarà ricoperta come già in passato da uno dei figli di Volpi.