arsenalspezia ha scritto: ↑02/12/2020, 12:56
..... lo spezia ha compreso perfettamente che al comune non resta alcun altra alternativa che venderlo
e quando sei costretto a vendere racimoli poco. O niente
Io credo che andrà a finire così: lo spezia farà di tutto per salvarsi (io ci credo), ma sul fronte stadio SILENZIO TOTALE, nessuna presa di posizione
e così il "cerino acceso" resterà in mano al comune che dovrà elemosinare allo spezia un corrispettivo stracciato perché si prenda il Picco.....
E' un triste pensiero che abbiamo in molti.
Ma io lo considero pur sempre un ripiego, e mi piace pensare che potrebbe non essere l'unica soluzione del problema.
Sono troppe le magagne che fanno di una struttura secolare un pessimo investimento anche per una florida società come quella di Volpi, alla luce non solo della sicurezza e dell'accoglienza di un pubblico di Serie A ma soprattutto per un minimo adeguamento a quelle che sono le attuali esigenze federali e televisive : prima tra tutte (la "madre" di tutte le magagne), la questione viabilità e parcheggi, assolutamente irrisolvibile a meno di non coinvolgere la Marina che da quell'orecchio (anche per comprensibili ragioni di sicurezza) non ci sente proprio.
Posto che la squadra si salvi (e sta facendo di tutto per farlo, meravigliando non solo noi ma l'Italia intera), vale la pena di riconsiderare l'alternativa che è stata percorsa con successo in anni passati da altre società (in città anche del nostro stesso "target", se non inferiore), coinvolgendo nel progetto di un nuovo stadio (e/o nella sponsorizzazione della struttura) un marchio che abbia interesse ad investire nel settore immobiliare degli impianti sportivi.
Gli esempi in giro per l'Italia sono numerosi, uno tra l'altro ci interessa da vicino perché al momento è sede delle nostre partite casalinghe.
A prescindere dalla formula che si dovesse trovare (compartecipazione con lo sponsor, affitto di 99 anni col Comune ecc. ne esistono svariate), si tratterebbe di investimento meno oneroso per la società (sicuramente, in prospettiva, più sensato della ipotetica ristrutturazione di un impianto obsoleto e per di più "strozzato" tra due quartieri e l'Arsenale), e che certo non dispiacerebbe al Comune che si liberebbe di un peso non da poco (immaginate quante possibilità si creerebbero in un'area del genere, liberata dal fardello dello stadio).
E' ovvio che non potendosi costruire un impianto di nuova generazione nell'area del vecchio Picco (sic!), si porrebbe il problema di identificare un'area disponibile a Spezia o nelle immediate vicinanze.
Esclusa l'ex area IP (molto ridotta oramai, senza dimenticare i problemi "ambientali"), Valdilocchi e l'area ex Enel non disponibili se non di qui a qualche anno, altre disponibilità nel Comune capoluogo non ne esistono e quindi potrebbe ritornare in auge la Val di Vara, dove forse qualche area ancora disponibile ci sarebbe.
Al momento Beverino vanterebbe gli spazi disponibili maggiori, senza dimenticare che esiste da tempo il progetto di aprire proprio lì il casello autostradale di "La Spezia Nord", che beneficerebbe di un collegamento piuttosto rapido con la Variante Aurelia sgravando quello oramai intasato di S.Stefano Magra.
Sono solo idee e sogni (anche se al sol pensiero che mi tocchino il Picco, sarebbe un po' come morire.....).
Ma la vita deve pur andare avanti, e se fosse per il bene dello Spezia lo accetterei, a patto che ci fosse come primo requisito un impegno serio da parte della società.
Vedremo.....